"HAPPY BIO" : per valorizzare il BENESSERE e la SALUTE della VACANZA
Oggi 25 giugno 2010 presentazione degli appuntamenti “HAPPY BIO 2010” alle ore 11:00 presso Bagno Vela – Punta Marina Terme (Ra)
Da un’idea “apparentemente” semplice, nata sette anni fa un’iniziativa di successo. Il contenuto del Progetto è già tutto nel nome. Una felice proposta turistica basata sull’intreccio fra prodotti dell’agricoltura bio di qualità, l’ambiente, l’arte, la cultura, le tradizioni. Promosso da Pro.B.E.R. (Associazione Produttori Biologici e Biodinamici dell’Emilia Romagna) il Progetto è frutto della collaborazione fra Fattorie Faggioli, Confcommercio Ravenna, Cooperativa Bagnini Ravenna e Agrintesa.
Venerdì 25 giugno 2010 presentazione degli appuntamenti “HAPPY BIO 2010” alle ore 11:00 presso Bagno Vela – Punta Marina Terme (Ra).
Da un’idea “apparentemente” semplice, nata sette anni fa un’iniziativa di successo.
Il contenuto del Progetto è già tutto nel nome..
Una felice proposta turistica basata sull’intreccio fra prodotti dell’agricoltura bio di qualità, l’ambiente, l’arte, la cultura, le tradizioni.
Promosso da Pro.B.E.R. (Associazione Produttori Biologici e Biodinamici dell’Emilia Romagna) il Progetto è frutto della collaborazione fra Fattorie Faggioli, Confcommercio Ravenna, Cooperativa Bagnini Ravenna e Agrintesa.
Happy Bio con cadenza bisettimanale, si svolgerà per tutto il mese di luglio in dieci stabilimenti balneari del litorale ravennate: l’idea è promuovere la conoscenza, e salvaguardare, il nostro patrimonio alimentare, qualificando la vacanza con una scelta alimentare responsabile che si propone di incentivare il consumo di prodotti biologici e aumentare la conoscenza dei principi dell’agricoltura bio fra i consumatori.
L’obiettivo?
Qualificare la vacanza al mare e valorizzare tutto il territorio come spazio turistico.
Come?
Costruendo un pacchetto turistico ad hoc, che fa della Salute e del Benessere le priorità e i punti cardine della proposta, attraverso merende e menù con prodotti biologici del territorio, programmi di didattica ambientale in forma ludica e, in collaborazione con le palestre ravennati, l’attività di wellness che si inserisce nel cambiamento della vacanza: da momento di svago a momento di relax psico-fisico.
“Ma il benessere della persona – sottolinea Fausto Faggioli, presidente di E.A.R.T.H. Academy (Accademia europea che si occupa di sviluppo rurale) – non può prescindere da quello ambientale e la parola che comprende tutto questo è una sola: “sostenibilità” che diventa così la variabile strategica del Turismo balneare, alla base di una proposta pensata per la famiglia che rimane il referente principale, rappresentando circa il 90% degli ospiti. Un turismo che rispecchia il modo di vivere italiano, un vero e proprio marchio Italian Style e, da buon Emiliano-Romagnolo, credo che possiamo permetterci di definirlo “ Emilia-Romagna Style”. Uno stile che valorizza e tutela tutto ciò che è presente su un Territorio, perché non si può stare bene da turisti in luoghi dove non si sta bene da residenti e i servizi che rendono accogliente un luogo per i turisti sono gli stessi che lo rendono vivibile per chi lo abita. Per questo noi tutti dobbiamo sentire l’impegno di trasmettere alle future generazioni l’amore per il Territorio, la sua cultura e la sua storia che sono la nostra Identità, unica ed irripetibile.”
“Nell’anno 2010 dedicato alla Biodiversità – aggiunge Paolo Carnemolla, presidente Pro.B.E.R. – questo Progetto è una riflessione e un’alternativa ecologica per il Turismo balneare. Un Turismo a contatto con la Natura che parte dal Territorio, mettendo insieme operatori, strutture ricettive e aziende locali che cooperano tra loro con l’obiettivo di valorizzare l’offerta turistica locale. Perché la scelta di acquistare e nutrirsi di cibi biologici porta con sé una serie di valori che abbracciano più ambiti, dalla salvaguardia ambientale alla tutela della salute. Territorio sarà infatti la parola chiave dei prossimi decenni, per valorizzare le culture diffuse e presenti ma trascurate dai sistemi globali della comunicazione, perché il Territorio è l’unica fortezza possibile di fronte alla recessione mondiale.”
“Da quando nel 1843 nasce il primo Bagno dell’Adriatico – conclude Bruna Montroni, titolare del Bagno Vela e presidente della Cooperativa Bagnini – molte cose sono cambiate nel modo di gestire gli Stabilimenti. Oggi ci si deve orientare al carattere dinamico degli ospiti che hanno bisogno di un’alimentazione naturale che proponiamo con prodotti del Territorio a filiera corta e di programmi d’intrattenimento che consentano di vivere ritmi più lenti. Se vogliamo stare al passo con i tempi dobbiamo anticipare la domanda, aggiornandoci continuamente, rinnovando strutture e organizzazione, nell’ambito di un’ottica responsabile di sostenibilità perché la presenza degli Stabilimenti Balneari svolge anche funzioni di controllo dell’ambiente marino”.