FAUSTO FAGGIOLI RELATORE A SHANGHAI: Padiglione Italia e alla Tongji University
SETTIMANA DAL 28/08 AL 8/09 2010 Una presenza qualificante del «modello» biologico emiliano-romagnolo al World Expo 2010 di Shanghai, inteso anche come proposta di uno stile di vita sostenibile ed evoluto: grazie a Pro.B.E.R. (Associazione dei Produttori Biologici e Biodinamici dell’Emilia-Romagna)
DAL 28/08 AL 8/09 2010
Grande è stata l’attenzione e l’interesse da parte dei Tour Operator cinesi, all’Expo di Shanghai, (Padiglione Italia e alla Tongji University) sul Turismo “Territorio” legato al nostro stile di vita
Promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e organizzato congiuntamente dall’Istituto nazionale per il Commercio Estero ,ICE, Federbio, ANVE, Prober, Agenfor. Anno partecipato: Maurizio Forte (direttore ICE), Daniele Ara (Prober), Chiara Nusco (Federbio), Iglis Bellavista (presidente Unione Terme),Federico Rainero (San Patrignano),Roberto Diolaiti (Comune di Bologna) Alberto La Motta (pittore)
Non più un singolo prodotto o una singola azienda , ma un sistema “Territorio” perché è un’economia che si basa innanzi tutto sulla rinnovabilità delle proprie risorse, intesa come autogenerazione continua del racconto che il Paese fa di se stesso. Abbiamo un grande patrimonio, il caveau d’arte italiano vale 44 siti iscritti nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, il più alto numero al mondo. Il Turismo “Territorio”, nel nostro Paese, non è un’economia tra le altre ma, un generatore di sostenibilità che orienta tutti gli altri comparti economici. Un generatore globale della qualità del Territorio, del pensiero civile, culturale, imprenditoriale.In quest’ottica:si facilita la diffusione delle conoscenze: non si riducono i saperi e le culture a puro intrattenimento turistico e nello stesso tempo non le isola dai turisti si passa dalla mera conservazione a più attrazione: ove i governi territoriali non si rinchiudono sulle proprie risorse interne ma le condividono con gli ospiti.Si trasforma la qualità dell’offerta turistica in qualità del Territorio: non ci sono“i posti per i turisti”, tutti i posti hanno il rango per raccontare ai turisti qualcosa, anche una fabbrica. Per CONSERVARE un ambiente adatto alla vita dell’uomo, PROTEGGERE i monumenti, quindi, NON BASTA PIU’. Ora si passa alla conservazione e alla valorizzazione delle CONOSCENZE ,un patrimonio immateriale e preziosissimo che rappresenta uno degli asset per far partire la terza rivoluzione industriale della green economy, basata su ENERGIE ALTERNATIVE, EMISSIONI ZERO, SLOW ECONOMY,INDUSTRIA CREATIVA. Le conoscenze tradizionali e il loro uso innovativo rappresentano la base per una tecnologia sostenibile, indispensabile per l’elaborazione di un nuovo modello di progresso umano
L’Italia, grazie alle tante opportunità, si conferma la meta principale per chi vuole trascorrere il proprio tempo libero a contatto con la natura, in strutture eco-sostenibili (fattorie e rustici), per imparare o per ricordarsi come si rispetta l’ambiente o per una villeggiatura diversa, fatta di attività all’aria aperta. Perché il MADE IN ITALY non è fatto solo di aziende leader di macchine o abbigliamento ma, è un filo conduttore che attraversa il Territorio, un vero e proprio STILE DI VITA. Il mercato va sempre più in direzione del prodotto meno manipolato dall’uomo, più autentico e in linea con i Territori
Lo sviluppo delle COMUNITA’ locali si fonda sulla capacità di condividere e riconoscere una propria specificità, di ritrovare una propria IDENTITA’, visibile all’esterno e profondamente vissuta all’interno.