Fattorie Faggioli

Fattorie Faggioli: un laboratorio di idee per i giovani del sud.

Il progetto presentato in occasione dell’iniziativa Happy Bio

In occasione della presentazione dell’iniziativa ‘Happy Bio’, abbiamo incontrato i giovani impegnati nelle ‘Fattorie Faggioli’, guidati da Fausto Faggioli, Presidente dell’Earth Academy, tutti stagisti e tutti rigorosamente e fieramente meridionali, volenterosi, entusiasti e alle prese con il ‘Progetto Lavoro e Sviluppo 4′, promosso dall’Unione Europea e da ’PromuovItalia’, con l’obiettivo di acquisire competenze ed esperienze nel campo della valorizzazione del territorio e portarle nella propria, rispettiva, regione. Lo stage si struttura in un vero e proprio master aziendale, per la durata di 5 mesi e con progetti su tutto il territorio italiano. “Spero a fine anno di aprire una mia attività” ci ha raccontato Giuseppina Bruccoleri, di Agrigento “basta andare via dalle regioni del sud, bisogna restare e valorizzare” ha aggiunto. Le regioni a cui è indirizzato il progetto sono Puglia, Campania, Calabria e Sicilia. “Il mio obiettivo è quello di aprire un tour-opera tor” ha dichiarato il giovane Nicola Gionfriddo, di Siracusa “il 60% del territorio dove vivo è stato dichiarato Patrimonio deH’Umanità dell’Unesco ma non viene adeguatamente valorizzato”. Martina Lia, invece, viene da Specchia (Lecce), nel Salente: “Con la mia famiglia abbiamo appena ristrutturato un palmento (un antico strumento per calpestare l’uva)” ha evidenziato Martina “voglio trasferire le nuove conoscenze che sto apprendendo per valorizzare al meglio la cantina che stiamo creando per la degustazione di prodotti tipici della nostra terra”. Poi c’è Annalisa Argento, di Agrigento : “Collaboro con Giuseppina, siamo della stessa città e mi occupo di cucina” ha precisato Annalisa “puntiamo sulla stagionalità e sulla rivalutazione dei piatti tipici”. Come ‘u maccu di fave’, ci hanno raccontato le ragazze, una sorta di purè di fave con il contorno di un finocchietto selvatico che cresce sotto i 1100 metri. Infine Davide Amenta, di Siracusa: “Io mi vorrei occupare, nella mia città, di risorse alternative” ci ha confessato Davide “come impianti fotovoltaici, di riciclo dell’acqua e pannelli solari. Speriamo, al ritorno a casa, di essere ascoltati”.






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