Fattorie Faggioli

FARMER’S MARKET, COME MODELLO DI SVILUPPO ECONOMICO

Un gruppo di imprenditori di Reggio Emilia, a conclusione del Corso “Operatore Agrituristico”, presenteranno l’offerta del loro Territorio attraverso i sapori ed i profumi delle tipicità

Mercoledì 7 novembre le Fattorie Faggioli nella sede di Borgo Basino a Cusercoli (FC) ospitano un gruppo di imprenditori reggiani, a conclusione del Corso “Operatore Agrituristico”, progettato da Agriform, Ente di Formazione reggiano diretto dal dott. Carlo Favi. Li accompagna Roberto Prampolini, responsabile del progetto formativo
Agriform RE Dott. Carlo FaviAgriform RE evento TV
Durante i lavori della giornata verrà presentato il modello forlivese sulla tracciabilità dei prodotti, sulla manifestazione di interessi, sui farmer’s market. Progetti che migliorano l’accesso ai mercati degli alimenti locali sostenendo la filosofia del KM 0, la così detta “filiera corta” per offrire cibi genuini prodotti dall’agricoltura sostenibile che non hanno percorso migliaia di chilometri per arrivare sulle nostre tavole. Cibi quindi che aiutano l’ambiente, perché oltre a risvegliare il gusto, assopito da alimenti standardizzati, preservano la salute dell’uomo e del Pianeta, non inquinando.
“Questi strumenti – rileva Fausto Faggioli, docente di marketing territoriale – oltre a fornire un’opportunità economica, rappresentano un’occasione unica per lo sviluppo del Territorio, attraverso la valorizzazione della filiera breve e dei prodotti locali, rafforzando così il rapporto di fiducia con il consumatore finale. Molta acqua è passata “sotto i ponti” da quando sono state aperte agli ospiti le porte delle prime fattorie ed oggi l’agriturismo vuole specializzarsi, passando da una struttura complementare e marginale all’attività agricola a un vero e proprio “punto centrale della multifunzionalità” del Territorio.”
“Gli imprenditori del mondo rurale – continua Faggioli – credono fortemente nella loro potenzialità e sono consapevoli che realizzando impianti che forniscano energie rinnovabili per la salubrità dell’aria e coltivando biologicamente migliorano la qualità della vita di chi vive sul Territorio e di chi vi trascorre solo una vacanza.”
“Creare sistema – termina Faggioli – in un Territorio rurale attraverso la cultura, le tradizioni e la storia è una necessità riconosciuta ormai in tutta Europa. Se vogliamo vincere la nostra sfida non dovremo parlare solo di “sviluppo rurale” ma dovremo parlare di “sistema rurale” dell’intero Territorio, con una governance intersettoriale e fra pubblico e privato, in un’ottica di Distretto Rurale di Qualità.






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